Ricordi di...
Enrico Vitali: 1992-1993
Se penso all’anno della mia presidenza, il mio pensiero va anzitutto ai molti e clamorosi eventi che mutarono sotto i nostri occhi l’assetto politico del Paese, eventi che quasi calamitarono la nostra attenzione.
Tuttavia, forse proprio per la percezione del mutamento che si andava verificando negli assetti della politica e del nuovo spazio che si veniva ad aprire alla società civile, ricordo che nel Club vi fu un fervore straordinario di partecipazione ad ogni evento collettivo al quale esso era chiamato a partecipare, con frequenze che forse dopo di allora non si verificarono più.
Nello stesso tempo scoprimmo, anche forse per la volonà che ci pervadeva, di aprirci al “pubblico”, il gusto e il piacere di stare insieme e ciò che ogni fatto anche della vita quotidiana poteva essere vissuto e sentito in modo diverso se condiviso con gli altri.
Rotary anche e soprattutto piacere di stare insieme, di discutere, di confrontarsi con simpatia, disponibilità e con senso dell’umorismo: il che consente di comprendere gli altri e di sorridere di se stessi.