Ricordi di...
Franco Spreafico: 1993-1994
Nel Milano Est l’amicizia tra i Soci è quasi palpabile e nasce spontaneamente in modo sincero e convinto. Non frutto di una decisione: non si può decidere in brevissimo tempo di diventare amico di qualcuno. Si riceve l’amicizia e la si contraccambia. Questo particolare dono che reciprocamente noi soci di lunga pezza condividiamo dobbiamo cercare di donarlo anche ad altri perchè si tramandi e si estenda questa nostra peculiare caratteristica. E chi chiamare a condividere questo nostro dono se non persone che sono ancora in corsa per raggiungere il massimo della carriera?
Ed è in questo spirito che convinsi gli amici del Consiglio Direttivo sulla opportunità che in generale si ammettessero soci che non superassero i 40/45 anni di età. Sappiamo tutti che il Rotary ha perso le stimmate di circolo estremamente elitario e, quindi, non più il circolo dei numeri uno e quindi anche i più giovani debbono avere il diritto di dividere con noi questo grande dono che i fondatori del nostro Club quarant’anni orsono iniziarono a costruire.